Sabrina Misseri e Cosima Serrano sono state condannata all'ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi. Michele Misseri dovrà scontare 8 anni di carcere per concorso in occultamento di cadavere.
Il tanto atteso verdetto è arrivato: Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano sono state condannate all’ergastolo ed isolamento diurno di 6 mesi per l’omicidio della giovanissima Sarah Scazzi,
uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. E’ questa la decisione dei
giudici della Corte d’Assise d’Appello di Taranto, presa dopo quasi sei
interi giorni di camera di consiglio.
Alle due donne, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, i giudici hanno ritenuto opportuno infliggere il massimo della pena, come chiesto della Procura di Taranto
il 5 marzo scorso. Michele Misseri, per il quale erano stati chiesti 9
anni di carcere, è stato invece condannata a 8 anni di carcere. Per lui
l’accusa è concorso in soppressione di cadavere.
Di seguito il dettaglio delle pene inflitte agli imputati, tra parentesi le richieste di condanna avanzate dai pm:
- Sabrina Misseri : ergastolo con isolamento diurno di 6 mesi per concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere;
- Cosima Serrano : ergastolo con isolamento diurno di 6 mesi per concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere;
- Michele Misseri, (9): 8 anni di carcere per concorso in soppressione di cadavere< ;/li>
- Carmine Misseri, (8): 8 anni per concorso in soppressione di cadavere;
- Cosimo Cosma, (8): 8 anni per concorso in soppressione di cadavere;
- Vito Russo, (3 anni e 6 mesi): XXX anni di carcere per tentato favoreggiamento personale, intralcio alla giustizia e di soppressione di atti veri;
- Antonio Colazzo, (3): 1 anni per favoreggiamento del fioraio Giovanni Buccolieri; Cosima Prudenzano, (3): 1 anni favoreggiamento del fioraio Giovanni Buccolieri;
Giuseppe Nigro, (3): 1 e 4 mesi per favoreggiamento del fioraio Giovanni Buccolieri.
La giovane Misseri nei giorni scorsi, proprio in attesa di questa sentenza, aveva dichiarato:
La notte continuo ad avere degli incubi e non trovo pace. Questa detenzione è come se fosse un sequestro di persona. Non ho fatto niente e impazzisco all’idea che ci sia tanta gente che mi crede un’assassina. Se mi dovessero assolvere cercherò di scomparire. Mi piacerebbe trovare un posto lontano da tutte queste attenzioni e dai tanti pregiudizi nei miei confronti. Chiederò un incontro a zia Concetta perché so che a lei resterebbe sempre un dubbio. Voglio guardarla negli occhi per dirle che non avrei mai fatto del male a Sarah.
Suo padre, invece, si era detto certo che la sentenza di primo grado non sarebbe stata a suo favore
Sono certo che in primo grado Sabrina e Cosima saranno condannate all’ergastolo, ma loro non c’entrano. In Cassazione saranno assolte, ma io continuerò ad addossarmi le colpe, perché voglio essere condannato per omicidio. Se non accadrà la farò finita. Qui ho già pronta la mia roba per il carcere, è pronta da quando mi hanno messo fuori. C’è sia quella per l’inverno che quella per l’estate.
Fonte: http://www.crimeblog.it