giovedì 30 maggio 2013

L'AMANTE DI ROBERTO LOGLI : "ROBERTA RAGUSA E' VIVA E TORNERA' A CASA"

Sara Calzolaio, l'amante di Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa e unico indagato, è stata interrogata dal pm Aldo Mantovani. Ha dichiarato che Roberta tornerà a casa. Ieri mattina intorno alle 8.30 Sara Calzolaio, l’amante e attuale compagna di Roberto Logli, marito di Roberta Ragusa scomparsa nella notte del 14 gennaio del 2012 e unico indagato, è arrivata in procura nascosta da un grande ombrello malgrado non piovesse, con un cappellino sotto il cappuccio della felpa rialzato, e gli occhiali da vista che è solita portare. Numerosissimi i giornalisti che la stavano aspettando e a cui non ha dato udienza. Le uniche parole che ha detto sono state: Ho detto tutto quello che dovevo dire al pm, ora andate via.


Ha aspettato circa un’ora prima di essere sentita dal pm Aldo Mantovani ha dichiarato che “Roberta Ragusa è viva e tornerà a casa“. Questo quanto ha raccontato la giornalista di Chi l’ha visto? durante la trasmissione di ieri sera. La Calzolaio oltre ad aver ribadito l’innocenza di Logli, confermando che quella sera lui sarebbe andato a letto presto e non le avrebbe raccontato di alcun litigio con Roberta, ci ha tenuto a rimarcare il suo ruolo sottolineando di come stia prendendosi cura del suo uomo e dei figli che Logli ha avuto con Roberta. Riguardo le lunghe e numerose telefonate intercorse tra lei e il suo amante, ha spiegato che non c’era niente di strano, era una consuetudine sentirsi anche più volte per mandarsi il bacio della buonanotte.
A proposito del supertestimone Loris Gozzi, per quanto dichiarato dicendo aver visto Logli in macchina dopo la mezzanotte, per la Calzolaio si tratta di bugie. All’uscita dalla procura non c’era nessuno ad attenderla e a sostenerla, la sua famiglia le ha girato le spalle.

lunedì 27 maggio 2013

E' MORTO LITTLE TONY

L’Elvis de Noantri è morto. Little Tony se n'è andato in silenzio, assieme al suo ciuffo di ragazzo per sempre. Settantadue anni consumati a tempo di rock e finiti in clinica, nel dolore spietato di una malattia senza scampo. Little Tony era in coma, colpito da un tumore ai polmoni contro il quale il suo cuore matto stava lottando da mesi. La notizia era ormai di dominio pubblico nel mondo della musica, molti i colleghi che negli ultimi giorni tempestavano di telefonate la famiglia e gli amici del re del rock italiano per chiedere notizie, da Mina a Morandi, a Pippo Baudo.

L’AFFETTO
Segno dell’affetto e della popolarità che circonda il cantante di successi che appartengono alla memoria collettiva, da Cuore matto (una sorta di sigla personale) a Riderà, a La spada nel cuore. Ma Tony non è stato solo un protagonista della nostra musica, è un personaggio legato al costume, un raro esempio di artista fedele al mito di Elvis Presley e del primo rock’n’roll. Una generazione, la sua, cresciuta negli anni Cinquanta, proprio mentre Rock around the clock e Jailhouse rock cambiavano la musica e in Italia dominava ancora la canzone ipermelodica. Little, nato a Tivoli da una famiglia di sanmarinesi, si era fatto le ossa assieme ai fratelli cantando nei matrimoni nei ristoranti dei Castelli, poi un giorno durante un contest al Teatro Smeraldo di Milano arrivò un impresario inglese che lo invitò a fare un tour Oltremanica. Per Little Tony and his brothers (così si chiamavano) fu successo che durò un paio d’anni. Quando tornò in Italia, insomma, si era già fatto le ossa e poteva affrontare la sfida su un terreno in cui il principale avversario era un altro fan di Elvis, Adriano Celentano.



LE RIVALITÀ
Le rivalità sono da sempre state il sale del music business italiano, ma nel loro caso la rivalità si trasformò in una sorta di momentanea alleanza e, nel 61, Little e il Molleggiato si trovarono fianco a fianco sul palco di Sanremo a cantare 24 mila baci. Arrivarono secondi e, anche se il successo fu in gran parte assorbito da Adriano, per Little cominciò la popolarità. Una popolarità fatta del suo personaggio fedele alla prima ora del rock, ma capace di una sottile vena melodica presente in tutti i suoi successi. Una popolarità duratura che è continuata fino ad oggi con un’impressionante serie di date e concerti e non solo in Italia. Qualche anno fa, proprio durante un tour in Canada, Tony fu vittima di un infarto.

LA SUA RAGAZZA MUORE MA LUI LA SPOSA COMUNQUE

Sognava di sposarsi era tutto pronto, purtroppo è morta a seguito di un incidente d’auto.
Sarinya Kamsook, 29 anni, aveva tanto sognato di sposarsi con il suo ragazzo, Chadil Deffy di 28 anni, ma non era riuscita a farlo.
Il fidanzato però ha voluto farle il regalo più bello che tanto desiderava e decideva di sposarla comunque dopo quattro giorni che era morta per le conseguenze dell’incidente.
GUARDA IL VIDEO

giovedì 16 maggio 2013

SENATRICE DEL M5S DISTRUGGE BERLUSCONI IN AULA: IL VIDEO

ROMA – Silvio Berlusconi, durante il comizio avvenuto a Brescia in difesa di un presunto accanimento della magistratura nei suoi confronti, ha paragonato il suo caso a quello di Enzo Tortora..
I parenti del famoso conduttore televisivo, compresa la figlia, non hanno potuto sopportare queste parole e hanno deciso di replicare tramite il famoso social network Twitter; a questo punto il Cavaliere ha risposto in maniera molto accesa, affermando che ” La moglie e le figlie di Tortora hanno perso un’occasione per star zitte!“. 
 
 
A questo punto, in Senato, l’onorevole Paola Taverna del Movimento 5 Stelle decide di intervenire su questa vicenda e soprattutto di chiarire la posizione di Alfano e di Berlusconi:L’accostamento da parte del senatore Berlusconi al caso Tortora è vergognoso. Si ricordino il senatore Berlusconi e il Ministro Alfano: la legge è uguale per tutti!“.

martedì 14 maggio 2013

ANGELINA JOLIE: "HO SUBITO UNA DOPPIA MASTECTOMIA PREVENTIVA"

NEW YORK - Angelina Jolie ha annunciato oggi di aver subito "una doppia mastectomia preventiva". L'attrice ha spiegato la sua decisione con un articolo sul New York Times. "Mia madre ha combattuto il cancro per un decennio, ed è morta a 56 anni. Io ho un gene difettoso, il Brca1, che aumenta in maniera consistente il rischio di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie". Secondo le stime dei medici, spiega la Jolie, il suo rischio di sviluppare un tumore al seno è crollato dall'87% al 5%.

"Una volta che ho saputo quale fosse la mia situazione ho deciso di attivarmi e minimizzare il rischio. Ho fatto prima la mastectomia perché il rischio del cancro al seno era più alto di quello alle ovaie, e l'intervento più complesso", scrive la Jolie.

"Ma sto scrivendo - continua - perché spero che altre donne possa avere un beneficio dalla mia esperienza. Cancro è ancora una parola che spaventa i cuori delle persone, producendo un senso di impotenza. Ma oggi è possibile scoprire attraverso un test del sangue se si è a rischio, e fare qualcosa".

Nell'articolo sul New York Times, la Jolie racconta come con i suoi sei figli, tre adottati e tre biologici, parli spesso "della mamma di mamma" e della "malattia che ce l'ha portata via". "I mie figli mi chiedevano se la stessa cosa potesse accadere a me", confessa l'attrice e regista, "e allora ho deciso che loro non dovevano temere di perdere la loro mamma per un cancro al seno". Il passo successivo è stata la decisione di sottoporsi all'intervento di doppia mastectomia preventiva. Un lungo processo, miracolosamente tenuto segreto ai media, cominciato lo scorso febbraio e finito il 27 aprile.



"Quando ti risvegli dall'operazione, con i tubi di drenaggio infilati nel seno, ti sembra di stare sul set di un film di fantascienza", racconta la star spiegando che ha deciso di raccontare la sua storia per dire "ad altre donne che la decisione di una doppia mastectomia non è stata facile. Ma è una decisione di cui sono molto contenta. Il rischio di cancro al seno è sceso dall'87% a meno del 5%".

La Jolie si dice anche "fortunata" di avere un compagno come Brad Pitt "che è così amorevole e mi sostiene". "La vita è piena di sfide - conclude l'attrice - , le sfide che non ci devono spaventare sono quelle su cui possiamo intervenire e di cui possiamo assumere il controllo".

sabato 11 maggio 2013

UCCIDE LA MOGLIE E PER 3 ANNI SI SPACCIA PER LEI

La famiglia e amici della donna, sono stati indotti a pensare che stavano comunicando con lei via e-mail per oltre due anni Sorridendo nelle foto del matrimonio, appaiono come tutti gli altri sposi felici, pronti ad intraprendere la loro vita insieme. Ma una settimana dopo che la foto è stata scattata, Jamie Starbuck aveva ucciso e smembrato sua moglie Debbie, ed era pronto a partire per un viaggio intorno al mondo pagandolo con la sua eredità. Jamie Starbuck e Debbie Cooper nella fato del matrimonio. Starbuck l'ha uccisa solo una settimana dopo aver fatto questa foto Starbuck, che ha sfacciatamente descritto le sue avventure di giramondo in un blog dal titolo ‘Diario di un Misantropo’, ieri è stato condannato al carcere a vita dopo aver ammesso l’omicidio della moglie 44enne. I due si erano sposati nel mese di aprile 2010 e la signora Debbie era stata vista fino al sesto giorno dopo il matrimonio. Il suo corpo non è mai stato trovato e si ritiene che Starbuck abbia ucciso la moglie e poi smembrato il suo corpo per farlo sparire.

  

Il giudice Michael Stokes ha detto che è ‘uno dei più orribili’ i casi di omicidio che aveva affrontato e ha dichiarato che Starbuck dovrà trascorrere almeno 30 anni in carcere prima che per lui si possa iniziare a parlare di libertà vigilata. Starbuck sposò Debbie Cooper nove mesi dopo averla conosciuta su internet. Vivevano in una casa in affitto a Old Basford, Nottingham. La donna aveva ereditato 150 mila euro pochi anni prima di incontrare il suo assassino. 
 Le preoccupazioni sulla sorte della signora Starbuck sono venute fuori due anni dopo il matrimonio, quando uno dei suoi amici ha contattato la polizia per dire che non l’aveva più sentita telefonicamente. Gli ufficiali hanno scoperto che il suo passaporto era scaduto e che i soldi erano stati trasferiti dal conto della signora Starbuck a quello del marito. Era stato proprio il marito a creare un conto online per la signora Debbie quando lei era ancora in vita e quindi aveva tutti i dati di accesso. Gli investigatori sono stati in grado di dimostrare che il marito ha speso quasi 65.000 euro dei soldi della moglie morta per finanziare i suoi viaggi all’estero. Starbuck, un fotografo dilettante, è stato arrestato all’aeroporto di Heathrow a gennaio mentre scendeva da un volo proveniente dal Brasile. Nel suo portafoglio sono state trovate due delle carte bancarie di Debbie. Da un controllo del suo portatile è venuta fuori una ‘confessione’, in cui ammetteva l’omicidio di Debbie. “Pensavo che succedesse tutto in fretta, che lo scoprissero. Non avrei mai immaginato di resistere così tanto“ Il 36enne, il mese stesso dell’omicidio della moglie aveva fatto un biglietto di sola andata ed era partito