sabato 30 marzo 2013

TROVATA LA MOLECOLA ANTI-TUMORE

Due studiosi di Urbino hanno individuato nel “maltolo”, una sostanza naturale contenuta nel malto, nella cicoria, nel cocco, nel caffè e in moltissimi altri prodotti naturali, la possibilità di utilizzarlo per lo sviluppo di una nuova classe di molecole con spiccata attività antineoplastica. La scoperta rappresenta un notevole avanzamento nella ricerca di nuove strategie terapeutiche contro il cancro tanto da avere ottenuto il brevetto nazionale, nell’attesa di quello internazionale.
Per la Legge sulle invenzioni e per la Convenzione sulla concessione di brevetti europei (CBE) tutti i brevetti che hanno per oggetto un composto chimico, devono possedere requisiti di novità, originalità ed industrialità.
Questo lavoro è il frutto di una sinergia multidisciplinare tra due gruppi di ricerca quelli del dott. Mirco Fanelli di estrazione prettamente biomedica e l’altro, del prof. Vieri Fusi, prettamente chimica, legati dal desiderio di esplorare e di progredire nei relativi bagagli scientifici e culturali.

Il prof. Vieri Fusi e il dott. Mirco Fanelli
Il gruppo di ricerca diretto dal dott. Mirco Fanelli, con sede a Fano presso il Centro di Biotecnologie, è impegnato da tempo negli studi del ruolo delle alterazioni epigenetiche nel sviluppo del cancro ed ha recentemente sviluppato una tecnica innovativa  denominata PAT-ChIP finalizzata allo studio dell’epigenoma direttamente nei campioni derivati dai pazienti e conservati in paraffina (FFPE).
Il gruppo del professore Vieri Fusi, si è da sempre occupato di riconoscimento molecolare, dello sviluppo sintetico di recettori e metallo-recettori e degli aspetti termodinamici che guidano il riconoscimento tra due specie chimiche.
Va sottolineato che, nonostante i progressi sia nel campo della diagnostica (sempre più precoce) che degli approcci chirurgico/terapeutici, il cancro è oggi una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati. Molti traguardi sono stati raggiunti nell’ultimo ventennio nell’approccio a questa patologia e la ricerca scientifica ci ha dato la possibilità di sviluppare numerosi protocolli terapeutici che hanno visto sia ridurre la mortalità, per neoplasie prima considerate inguaribili, che di aumentare l’aspettativa di vita di molti pazienti.
Tuttavia, proprio per la sua

lunedì 25 marzo 2013

LA SUPER ZANZARA

E’ considerato uno degli insetti più feroci del Pianeta, dalle dimensioni esagerate, e dal morso tagliente come una lama. E, secondo gli esperti, sembra pronto a invadere la Florida. E’ la zanzara Gallinipper, un esemplare gigante, venti volte più grande, in termini di dimensioni, di quelle che si aggirano normalmente per il «Sunshine State». Le sue uova sono disseminate in tutto il territorio dello Stato, a quanto riferisce l’entomologo Phil Kaufman, docente dell’Università della Florida. Si schiudono, solitamente, dopo temporali e fortissime precipitazioni, tanto che lo scorso anno lo Stato aveva già assistito a un aumento massiccio della presenza dell’insetto dopo il passaggio della tempesta tropicale Dubby.  


Quest’anno la natalità sarà ancor più pronunciata visto che le uova di «Psorophora Ciliata» - questo il nome dato dalla letteratura scientifica - lasciate in eredità sono molte di più. Inoltre, la stagione delle piogge in Florida è destinata ad essere nel corso del 2013 piuttosto generosa, come indicato nelle previsioni meteorologiche. «Non sarei affatto sorpreso di assistere a un’invasione ancor più imponente dell’anno scorso», dice Kaufman. Le uova di Gallinipper hanno una resistenza formidabile, possono rimanere intatte in stato dormiente per anni, sino a quando non si schiudono grazie alle piogge intense. Anche allo stato larvale sono feroci, tanto da nutrirsi di girini e altre piccole prede acquatiche. Da adulti si cibano a ciclo continuo, al contrario delle zanzare normali che lo fanno solo all’alba e al tramonto. Sono talmente forti da pungere attraverso i vestiti, colpiscono inoltre animali domestici, selvatici e persino i pesci. «E’ come ricevere una coltellata», spiega Anthony Pelaez, esperto del Museo della Scienza e della Tecnica di Tampa.  

Il termine «Gallinipper» non era riconosciuto dalla gran parte degli entomologi nella storia, ma col tempo, attraverso soprattutto ai racconti popolari, è divenuto di uso comune. La prima descrizione risale al 1897 quando uno scrittore definì l’insetto gigante «il più riluttante, subdolo, cattivo e velenoso di tutti». In realtà il Gallinipper non è né velenoso né portatore di malattie, inoltre, è così famelico da divorare le larve di altri insetti che risultano dannosi per le colture e per l’uomo. Un magra consolazione per la raggiante Florida, che dopo i pitoni birmani, i branchi di squali predatori, le doline killer, gli uragani e altri disastri naturali, ora nell’arsenale delle sue armi letali dovrà inserire le super-zanzare.

domenica 17 marzo 2013

IL WATER CHE PARA I RIGORI

Vi ricordate del famosissimo robot para rigori, nato qualche anno fa, il cui video è diventato popolarissimo su YouTube? Beh, oggi è stato inventato qualcosa di simile, ma con una forma alquanto particolare, un pò diversa dal solito: questa nuova invenzione ci arriva direttamente dal Giappone, e si tratta di un water para rigori. È stato realizzato grazie alla collaborazione di due famose aziende giapponesi, e piacerà sicuramente a tutti i patiti del gioco del calcio.


Qui sotto abbiamo postato un video dimostrativo del water, per chi non credesse alla veridicità di questa notizia. Il suo nome è Super Great Toiler Keeper, e come potete vedere, a differenza del robot di qualche anno fa, utilizza una tecnica leggermente differente: per parare il tiro del calciatore, spara a sua volta un pallone che fuoriesce proprio dalla cavità del water e va ad impattare con la palla per evitare che finisca in rete.
Come potete vedere, sul dischetto del rigore vi era uno dei più grandi calciatori giapponesi di tutti i tempi, il grande Tatsuhiko Kubo, detto “Dragon”: insomma, questo water para rigori è a prova di attaccante, garantito! Neanche lui è riuscito con la sua precisione e la sua potenza a segnare a questo portiere molto particolare. Tutto merito dei sensori posti ai lati della porta, che calcolano velocità, direzione e potenza della palla in men che non si dica.

Guarda il video