domenica 21 ottobre 2012

DUKE: IL CANE-EROE SALVA UNA BIMBA DI NOVE MESI

Vi sembrerà incredibile, eppure è tutto vero: se non fosse stato per l’intervento del cane, probabilmente, questa neonata ci avrebbe rimesso la vita. Per seguire la vicenda, ci spostiamo in quel di Portland, una città che si trova nello stato dell’Oregon, negli Stati Uniti: improvvisamente, una neonata ha smesso di respirare, nella notte della scorsa domenica, e Duke, un cane randagio che la famiglia ha adottato circa sei anni fa, se ne è accorto.
Così, il cane è intervenuto irrompendo in fretta e furia nella camera dei due suoi padroni: ha iniziato ad abbaiare forte, in modo che loro si svegliassero. La famiglia Brousseau si è subito preoccupata di scoprire cosa fosse accaduto, e sono andati a verificare in camera della piccola Harper, la figlia di sole 9 settimane, e si sono accorti che non respirava.

I due hanno subito chiamato i soccorsi, che sono prontamente intervenuti per rianimare la piccola. Secondo quanto dichiarato da Jenna Brousseau, se non fosse stato per Duke che si è spaventato in quel modo, i due non si sarebbero mai svegliati, e la piccola Harper, a quest’ora, non ci sarebbe più. La storia è stata poi resa pubblica proprio per spingere altre famiglie ad adottare un randagio, che può sempre risultare utile.
Guarda il video:

sabato 13 ottobre 2012

FRATE FRANCESCANO PRENDE A BASTONATE UNA MENDICANTE

I frati francescani sono noti a tutti per seguire la filosofia di S. Francesco, secondo la quale l’uomo si dovrebbe letteralmente spogliare di tutti i suoi beni materiali per fare il mendicante e quindi usufruire di cosa riesce a procurarsi con l’aiuto del prossimo e di Dio. Ma a quanto pare, qualcuno questa interessante teoria ormai neanche la prende più in considerazione: la vicenda che stiamo per raccontarvi è veramente assurda. 


Ci spostiamo in Sardegna, precisamente a Cagliari: protagonista di questo atto insulso e senza alcuna logica è un frate che fa parte dell’Ordine dei frati francescani dei Minimi, che a quanto pare si sarebbe innervosito un pò troppo per la presenza di una mendicante nei pressi della chiesa di San Francesco da Paola: questa, stava semplicemente chiedendo l’elemosina seduta sui gradini.
L’uomo, senza pensarci due volte, avrebbe iniziato a prendere a bastonate l’anziana signora mendicante, con una violenza inaudita, colpendola alle gambe, ed avrebbe quindi buttato via il cartello nel quale la poveretta aveva scritto che non poteva mangiare per mancanza di denaro. La donna che è stata cacciata dalla chiesa si chiama Giuliana P., ha 64 anni e risiede a Barisardo.

giovedì 11 ottobre 2012

DIPINGE CON IL SUO SANGUE

Quando si dice metterci anima e corpo in un lavoro. Vincent Castiglia è un pittore newyorchese di 30 anni la cui arte è al limite dello splatter: l'unico colore utilizzato nelle sue opere è il rosso sangue. Nel senso letterale del termine: utilizza esclusivamente il suo sangue per dipingere. Arrivato alla sua quinta mostra, l'artista racconta il motivo di una scelta tecnica tanto originale quanto pericolosa: "A ispirarmi è l'esigenza di unire il mio lavoro alla mia parte più intima. Ogni quadro è una parte di me. Questo abbatte le barriere tra arte e artista nel senso più letterale". Il suo è un metodo di lavoro rodato che utilizza da dieci anni, anche se in passato è capitato che la situazione gli sfuggisse di mano: "Probabilmente ho perso il conto di quanto sangue ho raccolto durante quel periodo, perché non mi interessava altro che il mio lavoro. Ero piuttosto debole. Poi avevo fretta di finire, sono persino svenuto e ho subito un'operazione". Il riferimento è alla sua prima mostra del 2008 all'H.R. Museum Gallery in Svizzera, quando venne ricoverato in ospedale; per appassionati del genere o semplici curiosi, quella recentemente inaugurata a New York dal titolo "Resurrection" resterà in cartellone fino al 31 ottobre alla Sacred Gallery. I temi dei suoi lavori analizzano e ripercorrono i processi di decadimento, invecchiamento e trasformazione del corpo umano; quello di Castiglia è uno studio dettagliato sul ciclo nascita-vita-morte. La sua tecnica così estrema è una precisa volontà di ritornare alle origini: i primi colori utilizzati dall'uomo erano il rosso, dall'utilizzo dell'ematite che rilascia un colore simile a quello del sangue umano, e il nero. La parola stessa "ematite" deriva dal greco "hema", che significa sangue, e per il suo significato simbolico e spirituale era un colore molto ambito dall'uomo primitivo. I critici d'arte hanno messo a confronto il lavoro di Castiglia con quello di maestri come Michelangelo, l'espressionista Francis Bacon e l'artista concettuale Damien Hirst (soprattutto per le rappresentazioni esplicite della morte), tuttavia si può affermare con certezza che il lavoro di Castiglia rimane unico nel suo genere.
Scritto da Anna C.