giovedì 11 ottobre 2012

DIPINGE CON IL SUO SANGUE

Quando si dice metterci anima e corpo in un lavoro. Vincent Castiglia è un pittore newyorchese di 30 anni la cui arte è al limite dello splatter: l'unico colore utilizzato nelle sue opere è il rosso sangue. Nel senso letterale del termine: utilizza esclusivamente il suo sangue per dipingere. Arrivato alla sua quinta mostra, l'artista racconta il motivo di una scelta tecnica tanto originale quanto pericolosa: "A ispirarmi è l'esigenza di unire il mio lavoro alla mia parte più intima. Ogni quadro è una parte di me. Questo abbatte le barriere tra arte e artista nel senso più letterale". Il suo è un metodo di lavoro rodato che utilizza da dieci anni, anche se in passato è capitato che la situazione gli sfuggisse di mano: "Probabilmente ho perso il conto di quanto sangue ho raccolto durante quel periodo, perché non mi interessava altro che il mio lavoro. Ero piuttosto debole. Poi avevo fretta di finire, sono persino svenuto e ho subito un'operazione". Il riferimento è alla sua prima mostra del 2008 all'H.R. Museum Gallery in Svizzera, quando venne ricoverato in ospedale; per appassionati del genere o semplici curiosi, quella recentemente inaugurata a New York dal titolo "Resurrection" resterà in cartellone fino al 31 ottobre alla Sacred Gallery. I temi dei suoi lavori analizzano e ripercorrono i processi di decadimento, invecchiamento e trasformazione del corpo umano; quello di Castiglia è uno studio dettagliato sul ciclo nascita-vita-morte. La sua tecnica così estrema è una precisa volontà di ritornare alle origini: i primi colori utilizzati dall'uomo erano il rosso, dall'utilizzo dell'ematite che rilascia un colore simile a quello del sangue umano, e il nero. La parola stessa "ematite" deriva dal greco "hema", che significa sangue, e per il suo significato simbolico e spirituale era un colore molto ambito dall'uomo primitivo. I critici d'arte hanno messo a confronto il lavoro di Castiglia con quello di maestri come Michelangelo, l'espressionista Francis Bacon e l'artista concettuale Damien Hirst (soprattutto per le rappresentazioni esplicite della morte), tuttavia si può affermare con certezza che il lavoro di Castiglia rimane unico nel suo genere.
Scritto da Anna C.

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