giovedì 27 dicembre 2012

CHIEDE UN AUTOGRAFO A BATISTUTA INVECE ERA UNA CAMBIALE DA 65 MILA DOLLARI

 La crisi economica continua a far vittime e a creare delinquenti: stavolta, ad essere stato truffato è un ex calciatore, che tutti voi ben conoscerete: stiamo parlando di Gabriel Omar Batistuta, un noto ex attaccante della Fiorentina, un bomber di razza. Secondo quanto riportato, pare che tempo fa il giocatore avesse firmato un autografo per due fan, che in realtà si è rivelato essere una cambiale di ben 320.000 pesos, dunque circa 65 mila dollari.

L’argentino, dunque, è stato vittima di una truffa. Ciò è stato appurato dai giudici argentini, che dopo aver analizzato la lunga indagine condotta dalla magistratura hanno tratto le loro conclusioni. I due responsabili sono Mabel Lamelas e Eduardo Sanz, contro i quali attualmente è stato avviato un processo. Come se non bastasse, i due sono anche accusati di aver aggiunto alla firma il suo intero nome, i documenti e il domicilio.

Questo tipo di truffa, come riportato dai media locali, è una truffa nell’ambito dell’utilizzo di un documento privato falso. Per fortuna, il goleador ha bloccato in tempo il suo conto, prima che i due potessero riscuotere l’assegno. Per chi non lo sapesse, il bomber Batistuta abita ora a Santa Fè, la provincia argentina da dove proviene, e fa il manager per la squadra di club Colon.

sabato 15 dicembre 2012

LA FINE DEL MONDO : NON AVVERRA'

Il mondo finirà il 21 dicembre? Forse non lo sapete, ma sono davvero migliaia le persone che ogni giorno cercano questa frase sui motori di ricerca, in cerca di risposte e di possibili profezie che possano in un modo o nell’altro “posticipare” quella dei Maya. E, come sappiamo, nel corso dell’ultimo periodo si è pronunciato perfino il Vaticano, per dire che quella sulla fine del mondo del 21 dicembre 2012 è solo una leggenda metropolitana, e che non avverrà nulla.
Anche oggi ci divertiamo a leggere quali sono le notizie che riguardano la presunta fine del mondo, così come professato dai Maya. Il 21 dicembre 2012 infatti, ovvero tra sei giorni, dovrebbe finire il mondo. C’è chi ci crede e chi no, e chi dice di non crederci ma controlla lo stesso su internet, per sapere quali sono le ultime notizie e per rassicurarsi che non accadrà nulla. 


Oggi, per tutti i credenti, arriva una notizia importante, perché ad annunciare la “bufala” della fine del mondo del 21 dicembre, è il Vaticano.  La rassicurante spiegazione, sulla prima pagina dell’Osservatore romano, è dell’astronomo gesuita Josè Funes. Vi riportiamo di seguito uno stralcio della spiegazione...
Funes nell’articolo si spiega che l’apocalisse non è dietro l’angolo, come dice la famosa predizione e che è meglio smettere di preoccuparsi per le “pseudoprofezie”. Il gesuita (e astronomo) si è cimentato nell’analisi delle teorie cosmologiche sul futuro dell’universo, sia quelle che postulano una «conclusione unica, che quelle che ipotizzano piuttosto dei ‘multi-ends’». L’articolo,  sull’Osservatore romano, è intitolato «La fine che non verrà (almeno per ora)», con occhiello «tra pseudoprofezie, scienza e fede». Il giornale vaticano dedica alla fine del mondo anche un pezzo nelle

mercoledì 12 dicembre 2012

IL CIOCCOLATO CHE NON SI SCIOGLIE

È una trovata alla Willy Wonka quella degli scienziati che lavorano alla fabbrica di cioccolato Cadbury. L’azienda inglese ha infatti «inventato» il cioccolato che rimane solido anche se esposto per tre ore consencutive a 40 gradi. Normalmente invece inizia a sciogliersi a 34 °C.
BREVETTO La scoperta, per cui la Cadbury ha richiesto il brevetto, comporta un cambiamento nella fase di produzione del cioccolato, quando vengono mescolati e sminuzzati in un contenitore riempito con palline metalliche burro di cacao, olio vegetale, latte e zucchero. Quest’ultimo ingrediente viene ridotto in particelle più piccole e quindi ricoperto con uno strato minore di grasso, rendendo la barretta di cioccolato più resistente al caldo. 

POLEMICHE - La nuova specialità di casa Cadbury, chiamata «cioccolato tollerante alla temperatura» ha però già scatenato le polemiche dal momento che non potrà essere assaggiata dai cittadini britannici. Il gruppo americano Kraft, che da due anni ha acquisito il marchio britannico, ha fatto sapere che venderà questo cioccolato solo nei Paesi più caldi come India e Brasile e non verrà invece commercializzato in Gran Bretagna. Immediate le reazioni a questa scelta perché, al momento dell’acquisto dell’azienda inglese, la Kraft aveva assicurato che avrebbe continuato a produrre «cioccolato britannico per i britannici». Robert Halfon, deputato del Partito conservatore, ha dichiarato: «È una notizia deludente. Abbiamo inventato questo marchio e ora non possiamo goderne i frutti. Li esorto a riconsiderare la decisione e a permettere ai britannici di assaggiare questo cioccolato».
MENO BUONO - Ma dall’azienda per ora non sono arrivati ripensamenti, spiegando che non esiste ragione per cui questo tipo di cioccolato debba essere venduto in Gran Bretagna «Questo cioccolato tollerante alle alte temperature è più adatto ai climi caldi», spiegano gli scienziati, «in particolare nei Paesi meno sviluppati, dove i sistemi per mantenere la temperatura stabile sono insufficienti». Inoltre, aggiungono, «la barretta in questione ha un sapore meno buono del cioccolato "normale"».

lunedì 10 dicembre 2012

NASCE LA LENTE A CONTATTO COL DISPLAY

Un grande passo per i ricercatori, uno importante verso la realtà aumentata: gli studiosi del Centre of Microsystems (Cmst) presso l’università di Gand, in Belgio, hanno sviluppato lenti a contatto con un display Lcd integrato. Un prototipo è già pronto. Per ora, il minuscolo schermo a curvatura sferica ha solo una funzione ludica, ma presto potrebbe servire per correggere difetti visivi e per migliorare i dispositivi di realtà aumentata.
«AUGMENTED REALITY» - Con l’attuale prototipo di schermi Lcd flessibili in forma di lenti a contatto, i ricercatori si sono limitati a usare i pixel per mostrare semplici forme, come il simbolo del dollaro. Tuttavia, quello che a prima vista appare come un divertente artificio cosmetico, a lungo termine può invece permettere più ampie e serie applicazioni. «La tecnologia, com’è ora, è solo un primo passo verso i display per la realtà aumentata», ha spiegato Jelle De Smet. Già in precedenza i colleghi americani dell’Università di Washington avevano sperimentato con speciali lenti a contatto bioniche con schermi Led. I display Lcd dei belgi, invece, hanno il vantaggio che la grandezza dei pixel non dipende da quella della dimensione dei Led. A livello teorico le applicazioni potrebbero dunque essere molteplici. 


APPLICAZIONI - Una lente a contatto Lcd potrebbe essere costituita da un unico e grande pixel e fungere, per esempio, da occhiali da sole variando automaticamente la loro trasparenza. Oltre alle applicazioni estetiche, come pupille a colore variabile a comando, si potrebbero pure leggere informazioni, dati, immagini o anche gli sms, spiegano dall’Università di Gand. Una sorta di interfaccia di realtà aumentata. In campo medico l’«occhio bionico» potrebbe invece servire per correggere i difetti visivi. I ricercatori del Cmst non nascondono che ci sono ancora alcuni importanti dettagli da risolvere per completare la lente a contatto del futuro: non solo è necessario assicurare un’immagine che sia il più nitida possibile, resta da superare anche l’ostacolo della trasmissione dati e dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dei display una volta piazzati sulle pupille. Si dice però ottimista Jelle De Smet: «Adesso che abbiamo stabilito la base tecnologica, possiamo cominciare a lavorare alle applicazioni reali, che potrebbero essere disponibili nel giro di pochi anni».