Un barista di Venezia ha capito quanto il fenomeno del vampirismo attragga attualmente i giovani ed ha deciso di creare un nuovo business: servire il proprio sangue come bevanda. Per ora si sa che almeno 4 ragazzi di Treviso regolarmente frequentano il bar per gustare il sangue del gestore del locale servito in tazzine da caffè. La denuncia è arrivata dal GRIS (Gruppo di ricerca e informazione socio religiosa) che studia le sette e il fenomeno del satanismo arrivando a censire numerosi adepti in tutto il Paese.
Giuseppe Bisetto, portavoce del GRIS ha detto “Purtroppo quello del vampirismo è un fenomeno in rapida ascesa, alimentato ultimamente dal cinema e dalla televisione attraverso film e telefilm o da feste come Halloween. Dal vampirismo è poi facile passare in gruppi esoterici fino ad arrivare al satanismo, ai gruppi ‘acidi’ dove si consumano droghe di vario tipo o ‘rossi’ basati su pratiche sessuali [...] Quando l’abbiamo saputo, siamo inorriditi: inutile spiegare ai giovani i pericoli che si corrono entrando in contatto con il sangue altrui, la possibilità di prendere malattie come l’Aids o altro”.