mercoledì 18 luglio 2012

IN ARRIVO IL VACCINO GENETICO PER SMETTERE DI FUMARE

Un gruppo di ricercatori del Weill Cornell Medical College di New York, negli USA, ha ideato e sperimentato un vaccino in grado di eliminare il vizio del fumo, prima ancora che nasca e che renda il cervello dipendente dalla nicotina. Questo è possibile impedendo alla nicotina di raggiungere il cervello, in modo tale da non innescare alcuna reazione.
Esistono già alcuni vaccini, che contengono alcuni anticorpi in grado di distruggere la sostanza incriminata, ma hanno una durata breve ed occorre ripetere l’iniezione dopo poco tempo. Realizzare, quindi, un vaccino efficace in grado di combattere la dipendenza non è stato affatto semplice, anche perché non è possibile farlo funzionare come un vaccino tradizionale – iniettando, cioè, un agente esterno che il corpo riconosce come pericoloso, generando così la produzione di anticorpi – perché la molecola della nicotina è troppo piccola per essere individuata dal nostro sistema immunitario.

Per questo motivo, gli scienziati americani hanno creato un “vaccino genetico”, inserendo la sequenza genetica di un anticorpo per la nicotina – creandolo in laboratorio – all’interno di un virus adeno-associato, permettendogli di raggiungere le cellule del fegato. In questo modo, gli epatociti hanno iniziato a produrre gli anticorpi – essendo prodotti direttamente dal fegato, si è ottenuto l’effetto duraturo nel tempo – che hanno così dato il via al lavoro di individuazione della nicotina entrata nel sangue, impedendole di raggiungere il cervello ed il cuore.
Fonte: http://attualissimo.it

lunedì 9 luglio 2012

UN VERME DI TREDICI CENTIMETRI NELL'OCCHIO

Un verme di quasi 13 cm è stato rimosso dall’occhio di un paziente mercoledì in India. L’Huffington Post riporta la storia di PK Krishnamurthy, di 75 anni e residente a Muland, India: l’uomo si era recato dal dottore perché il suo occhio destro prudeva e faceva male. Dopo una visita il dottore ha scoperto il motivo del fastidio: c’era un verme nel suo occhio. “Si stava contorcendo lì al di sotto della congiuntiva” dichiara il Dr. V. Seetharaman, uno specialista dell’ospedale,  riferendosi alla membrana mucosa che copre il bulbo oculare. “È la prima volta in tutta la mia carriera professionale, di 30 anni, che vedo un caso del genere”. Il verme è stato rimosso mercoledì grazie ad una piccola incisione nella congiuntiva, alla presenza della moglie di Krishnamurthy che assisteva inorridita. Una volta tirato fuori e misurato, si è scoperto che il verme era lungo quasi 13 cm.
“In qualche modo il verme entra nel circolo sanguigno umano e inizia a crescere all’interno del corpo”, ha riferito il Dr S. Narayani alla BBC. Resta tuttavia un mistero come sia entrato nell’occhio dell’uomo ma è stato molto fortunato perché i dottori si sono accorti della sua presenza e l’hanno rimosso: in caso contrario sarebbe potuto entrare nel cervello dell’uomo e causare problemi ben più gravi.

lunedì 2 luglio 2012

TOPO MORTO NELLE PATATINE

Le patatine, perfetto accompagnamento per un aperitivo rinfrescante . Una tira l'altra. Devono averlo pensato anche i due fidanzatini di Spinea (in provincia di Venezia) che, per concedersi un momento di relax insieme, hanno deciso di sgranocchiarsi delle gustose patatine. Un pensiero durato giusto il tempo di qualche boccone, però, perché poi, infilata nuovamente la mano nel pacchetto per mangiarne ancora qualcuna, ecco la nauseante e scioccante scoperta: in fondo al sacchetto di patatine c'era un topo morto di circa 5 centimetri, praticamente mummificato.

IL MALORE - Il fatto è successo a Fornase, frazione di Spinea: la protagonista è C.B., 20 anni, che giusto una settimana fa aveva acquistato il sacchetto incriminato nel supermercato del quartiere, quello in cui è solita fare la spesa. Non ha nemmeno avuto il tempo di rendersi conto di quanto accaduto, perché è stata subito sopraffatta da una sensazione di nausea: scaraventato il sacchetto a terra, ha iniziato a urlare, poi è svenuta, colta da un malore.


Il fidanzato, L.V., è allora subito intervenuto, l'ha caricata in auto e accompagnata all'ospedale di Mirano, dove gli operatori hanno consigliato una cura antibiotica. Entrambi dovranno comunque sottoporsi ad ulteriori accertamenti, per escludere qualsiasi complicazione e ipotesi di intossicazione, visto che, prima della nauseante scoperta, avevano sgranocchiato il contenuto di mezzo pacchetto.

AZIENDA DENUNCIATA - Accompagnata dal padre, la ragazza si è poi recata dai carabinieri di Spinea a sporgere denucia per lesioni colpose contro l'azienda che confeziona le patatine, con sede a Galliera Veneta (Padova). I militari hanno subito inoltrato la richiesta di ispezione ai colleghi del Nas, il Nucleo antisofisticazione e sanità, i quali dovranno stabilire se si sia trattato o meno di un incidente "isolato" e se gli impianti padovani rispettino tutte le norme di sicurezza igienico-sanitaria.

CANE "BAGNINO" SALVA QUATTRO TURISTE

Una dobermann e il suo padrone, con il supporto di un bagnino, hanno salvato 4 giovani turiste romene che stavano per finire sotto acqua trascinate dalla corrente mentre facevano il bagno a Caorle. È accaduto nel tardo pomeriggio in località Falconera dove la Scuola italiana cani salvataggio è presente con i propri volontari in appoggio ai bagnini della spiaggia. Il bagnino dello stabilimento balneare 13 ha lanciato l'allarme dopo aver scorto in mare quattro persone che avevano difficoltà a raggiungere le boe di salvataggio anche perchè spinte da una forte corrente verso il vicino canale. Allertato, uno dei volontari della Scuola, Marco Ceccon di Vicenza, si è tuffato in mare assieme a «Dafny», una dobermann di 4 anni, e ad un altro bagnino. Quest'ultimo ha raggiunto una delle giovani caricandola sul proprio barchino, mentre Ceccon ha preso sotto le sue cure una seconda romena. Le altre due si sono «agganciate» a Dafny che ha trainato tutti e quattro a riva.