Macchio, oggi, potrebbe suonare più o meno come il nome di una star della cucina italoamericana in tv. Lui, invece, è stato molto di più. Per un breve lasso di tempo, il suo volto è stato un'icona di un'epoca: erano gli anni Ottanta e Macchio faceva la star.
Complice una faccia da "guaglione" per bene, molto più giovanile dell'età dichiarata all'anagrafe. Più che ventenne Macchio — originario di Long Island, fan accanito di Bruce Springsteen - sembrava un teenager alle prime armi, e tale ruolo esattamente recitò nei film che lo videro sul set. Tutto sembrava preparare per lui una parabola luminosa: a ventitré anni si guadagnava un posto nel cast de "I ragazzi della 56a strada" di Francis Ford Coppola, cult movie generazionale capace di lanciare volti come Patrick Swayze, Matt Dillon, Emilio Estevez e Tom Cruise. Il colpo giusto per uno che dei colpi — di karate — avrebbe fatto la propria fortuna. Macchio diventò infatti, nel 1984, nientemeno che Daniel LaRusso, alias Karate Kid.
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