Un aperitivo con gli amici. Quello del farmacista
64enne Luigi Fontana, però, conteneva cianuro in quantità letale. Ora
l'uomo si trova in coma, ricoverato alla clinica Città studi di Milano, e
i medici non lasciano spazio alle speranze.
Per
l'avvelenamento la polizia ha fermato un 50enne. Si tratta di
Gianfranco Bona, un piccolo imprenditore di Milano, che aveva con il
farmacista un debito di 270 mila euro che non sapeva più come saldare.
L'uomo ha confessato durante un interrogatorio: ''L'ho avvelenato per
non pagare il debito''.
Nel sangue del farmacista sono state riscontrate seimila parti di cianuro, una dose dodici volte superiore a quella letale. L'uomo, titolare della farmacia milanese di via delle Forze Armate, intorno alle 13.00 di lunedì 2 aprile, si era recato al bar di fronte per un aperitivo con gli amici. Appena bevuto il suo Crodino, Fontana ha smesso di respirare ed è crollato a terra. Immediatamente soccorso dagli uomini del 118, la vittima è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Niguarda per poi essere trasferito alla clinica Città Studi.
Nel sangue del farmacista sono state riscontrate seimila parti di cianuro, una dose dodici volte superiore a quella letale. L'uomo, titolare della farmacia milanese di via delle Forze Armate, intorno alle 13.00 di lunedì 2 aprile, si era recato al bar di fronte per un aperitivo con gli amici. Appena bevuto il suo Crodino, Fontana ha smesso di respirare ed è crollato a terra. Immediatamente soccorso dagli uomini del 118, la vittima è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Niguarda per poi essere trasferito alla clinica Città Studi.
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/articoli/1042349/milano-farmacista-avvelenato-con-il-crodino-fermato-un-imprenditore-che-ha-confessato.shtml
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