Anthony Garcia, membro di una gang californiana, pensava forse che
avrebbe guadagnato il rispetto dei compagni e il timore dei rivali
facendosi tatuare la scena dell’omicidio che aveva commesso qualche
tempo prima, vittima il membro di una gang rivale.
Si è guadagnato invece un posto nell’albo dei criminali meno intelligenti, dato che il tatuaggio lo ha portato in prigione.
John Juarez era stato ucciso nel gennaio 2004, in quella che era
chiaramente una lotta tra gang, ma la polizia comunque faticava a
individuare il colpevole specifico. Se non che qualche anno dopo un
detective (che al tempo dell’omicidio lavorava in quell’area) ha notato
il tatuaggio di Garcia, che ricostruiva in pieno la scena
dell’omicidio, con anche alcune scritte e simboli che costituivano in
pratica una piena confessione.
La polizia di Los Angeles prende spesso, a distanza, foto dei
tatuaggi dei membri delle gang, dato che spesso vengono usati per
comunicare il proprio “grado” nell’organizzazione o la propria
“esperienza”, ma non aveva mai avuto un caso di un tatuaggio così
esplicitamente auto-accusatorio.
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